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Domande frequenti

Un iscritto AIRE residente all’estero deve presentare al fisco italiano i redditi percepiti all’estero e la dichiarazione dei redditi estera?

Secondo la legge italiana, chiunque possiede redditi prodotti in Italia, anche se residente all’estero, è tenuto a dichiararli all’amministrazione finanziaria, salvo i casi di esonero previsti espressamente.

I non residenti, dovranno utilizzare il Modello REDDITI PF nella stessa versione disponibile per i soggetti residenti in Italia. Dovranno presentare la dichiarazione REDDITI PF, qualificandosi come non residenti, le persone fisiche che nell’anno precedente a quello di dichiarazione erano residenti all’estero e che nello stesso anno hanno posseduto redditi di fonte italiana imponibili in Italia.

La prima cosa che dovete fare è controllare se siete tenuti o meno a fare la dichiarazione.

Anche nel caso in cui non siete tenuti, potete presentare la dichiarazione dei redditi per far valere eventuali oneri sostenuti o detrazioni non attribuite oppure per chiedere il rimborso di eccedenze di imposta derivanti dalla dichiarazione presentata in precedenza.

Una volta verificato se avete l’obbligo di presentare la dichiarazione (oppure che siete interessati a farlo) dovete controllare se avete la possibilità o meno di qualificarvi come soggetti “non residenti” ai fini delle imposte dirette.

‘Domicilio’ è il luogo in cui le persone hanno stabilito la sede principale dei loro affari e interessi, anche morali e familiari. Per essere considerati “non residenti”, dovete esservi trovati nelle seguenti condizioni:

non dovete essere stati iscritti nell’anagrafe delle persone residenti in Italia per più della metà dell’anno (e cioè per 183 giorni negli anni normali, 184 in quelli bisestili);

non dovete avere avuto il domicilio in Italia per più di metà dell’anno;

non dovete aver avuto dimora abituale in Italia per più della metà dell’anno.

Siete inoltre considerati residenti, ai sensi della legislazione italiana, salvo prova contraria, se siete cittadini italiani cancellati dalle anagrafi della popolazione residente ed emigrati in Stati o territori aventi un regime fiscale privilegiato.

Sono attualmente in vigore convenzioni bilaterali tra l’Italia ed altri Stati per evitare le doppie imposizioni sui redditi; in tali accordi è in genere previsto che ciascuno Stato individui i propri residenti fiscali in base alle proprie leggi. Bisogna quindi sempre verificare l’accordo in essere ed il trattamento previsto.

Un iscritto AIRE residente all’estero deve presentare la dichiarazione dei redditi in Italia?

Secondo la legge italiana, chiunque possiede redditi prodotti in Italia, anche se residente all’estero, è tenuto a dichiararli all’amministrazione finanziaria, salvo i casi di esonero previsti espressamente.

I non residenti, dovranno utilizzare il Modello REDDITI PF nella stessa versione disponibile per i soggetti residenti in Italia. Dovranno presentare la dichiarazione REDDITI PF, qualificandosi come non residenti, le persone fisiche che nell’anno precedente a quello di dichiarazione erano residenti all’estero e che nello stesso anno hanno posseduto redditi di fonte italiana imponibili in Italia.

La prima cosa che dovete fare è controllare se siete tenuti o meno a fare la dichiarazione.

Anche nel caso in cui non siete tenuti, potete presentare la dichiarazione dei redditi per far valere eventuali oneri sostenuti o detrazioni non attribuite oppure per chiedere il rimborso di eccedenze di imposta derivanti dalla dichiarazione presentata in precedenza.

Una volta verificato se avete l’obbligo di presentare la dichiarazione (oppure che siete interessati a farlo) dovete controllare se avete la possibilità o meno di qualificarvi come soggetti “non residenti” ai fini delle imposte dirette.

‘Domicilio’ è il luogo in cui le persone hanno stabilito la sede principale dei loro affari e interessi, anche morali e familiari. Per essere considerati “non residenti”, dovete esservi trovati nelle seguenti condizioni:

non dovete essere stati iscritti nell’anagrafe delle persone residenti in Italia per più della metà dell’anno (e cioè per 183 giorni negli anni normali, 184 in quelli bisestili);

non dovete avere avuto il domicilio in Italia per più di metà dell’anno;

non dovete aver avuto dimora abituale in Italia per più della metà dell’anno.

Siete inoltre considerati residenti, ai sensi della legislazione italiana, salvo prova contraria, se siete cittadini italiani cancellati dalle anagrafi della popolazione residente ed emigrati in Stati o territori aventi un regime fiscale privilegiato.

Sono attualmente in vigore convenzioni bilaterali tra l’Italia ed altri Stati per evitare le doppie imposizioni sui redditi; in tali accordi è in genere previsto che ciascuno Stato individui i propri residenti fiscali in base alle proprie leggi. Bisogna quindi sempre verificare l’accordo in essere ed il trattamento previsto.

Risiedo all’estero e non ho diritto alla sanitaria …

La tessera sanitaria è cosa differente dal codice fiscale e viene rilasciata a chi risiede in Italia;

La firma digitale o carta servizi, se regolarmente iscritto Aire, la può richiedere ed ottenere immediatamente presso le camere di commercio ma in Italia. Se lei ha la carta nazionale servizi (cns) ed è ancora attiva può tranquillamente, con questa, attivare lo spid senza bisogno neanche di chiedere la carta d’identità elettronica;

Come cittadino italiano, se non ha rinunciato alla cittadinanza, può procedere alla richiesta della sostituzione della CIC (CARTA DI IDENTITÀ CARTACEA) con la CIE, che riporta il codice fiscale sul documento separandolo /duplicando quello sulla Tessera Sanitaria. Con la CIE potrà assolvere alla registrazione dello SPID e non aver più bisogno della CNS e quant’altro. Per i cittadini residenti all’estero iscritti all’AIRE, la Carta di Identità Elettronica può essere richiesta presso il Consolato di riferimento. Per farla funzionare deve dotarsi di un lettore carta, come per la CNS, il cui costo varia dai 15 ai 30 euro o in alternativa optare per una soluzione interamente smaterializzata ma che richiede un numero di telefono italiano;

Come saprà la Tessera Sanitaria con indicazione delle regioni e sul retro il modello e-111 europeo entrò in uso a gennaio 2004 ma non ha annullato il valore legale del codice fiscale precedentemente rilasciato su modello cartaceo meccanizzato e nemmeno ha fatto decadere il tesserino verde plastificato con banda magnetica, se li ha li custodisca perché sono a tutti gli effetti validi;

La nuova tessera può essere richiesta trasmettendo all’Ufficio dell’Agenzia, anche via e-mail, il modello AA4/8 compilato, firmato e scansionato, insieme alla copia del documento d’identità, anche se, per i cittadini residenti all’estero fuori dalla UE, si può richiedere l’attribuzione del codice fiscale alla rappresentanza diplomatico-consolare italiana nel paese di residenza sempre compilando il modello AA4/8.

Mi sono trasferito in Francia e vivo da mio fratello iscritto AIRE, cosa fare per iscriversi AIRE?

Se non hai assolutamente niente che possa comprovare la tua residenza presso tuo fratello (lettera da una banca, tessera sanitaria o simile documento ufficiale a tuo nome e con quell’indirizzo) ma risiedi li devi rivolgerti al Consolato di tua competenza per informazioni in quanto in teoria la registrazione non sarebbe possibile. Vi sono delle pratiche relative alle costituzioni di nuclei familiari ma normalmente solo di tipo genitori/figli. Solo il Consolato di competenza potrebbe dare delucidazioni in merito in quanto si tratta ovviamente di un caso molto particolare ma la registrazione normale deve essere sempre comprovata da un documento che indichi appunto il tuo indirizzo, per ovvie ragioni.

Mi sono iscritto AIRE, possiedo uno scooter, devo pagare il bollo per il periodo in cui risiedo all’estero?

Il bollo e’ sul possesso del veicolo (di qualsiasi tipo) quindi ne e’ dovuto il pagamento anche se non circolante. Vi sono delle riduzioni per veicoli oltre ai 30 anni ma questo pare non sia la situazione. Sarebbe (forse) stato possibile richiederne la radiazione dal PRA per esportazione ma se cio’ non e’ stato fatto si devono pagare le tasse, piu’ le more purtroppo.

Sono iscritto AIRE, posso rinnovare la carta d’identità presso il mio comune in Italia?

Sì. I Comuni italiani continuano ad avere la competenza primaria per il rilascio delle carte d’identità e possono continuare a rilasciare tale documento anche ai cittadini residenti all’estero. I cittadini italiani iscritti all’AIRE possono sempre recarsi al proprio Comune di provenienza e ottenere la carta d’identità in tempi brevi dato che non è necessario il nulla osta del Consolato (come invece per il rilascio del Passaporto in Italia). Per informazioni sulle modalità e la tempistica di rilascio del documento in Italia si prega di contattare il proprio comune AIRE.  Vi rammentiamo che le carte d’identità elettroniche (CIE) sebbene possano essere richieste sempre dai comuni sono poi emesse dalla Zecca di Stato quindi non sono ottenibili al momento, ma inviate per posta.  In alcuni comuni non vengono emesse ai cittadini AIRE ma solo quelle cartacee.  Le CIE possono essere richieste nei consolati abilitati ma anche in questo caso vengono poi spedite tramite raccomandata agli utenti.  Ove il servizio postale non lo conceda questo servizio quindi potrebbe non essere disponibile.

Come fa un iscritto AIRE ad ottenere l’assistenza sanitaria durante la permanenza in Italia?

Si presenta un’autocertificazione che riporta luogo e data di nascita, la cittadinanza italiana, e l’attuale indirizzo di residenza all’estero, e la dichiarazione di non avere una assicurazione sanitaria pubblica o privata.

Se mi trasferisco temporaneamente in Italia posso usufruire dell’assistenza sanitaria?

SI
Se l’iscritto AIRE è temporaneamente in Italia (vacanze o visita alla famiglia di origine italiana) ha diritto di ricevere assistenza sanitaria da parte del Servizio Sanitario Nazionale.
Limiti & Condizioni

  • Si. L’assistenza è assicurata per un periodo massimo di 90 giorni nel corso dell’anno solare se sei nato in Italia o se ricevi una pensione da un ente previdenziale italiano. 
  • La assistenza è limitata alle sole prestazioni urgenti ospedaliere, (sempre che non si è in possesso di altra assicurazione sanitaria pubblica o privata).
Quali sono le tempistiche per l’iscrizione all’AIRE?

Le tempistiche purtroppo variano moltissimo dipendentemente da molti fattori. In primis ogni consolato comunica al comune in Italia i dati della persona che si è iscritta. Questa prima parte e’ generalmente molto rapida. Purtroppo la seconda parte, cioè l’iscrizione ai registri anagrafici locali dipende completamente dal comune in questione. In alcuni casi si tratta di giorni, in altri addirittura mesi. L’unica soluzione in questi casi è comunicare con il primo comune di domicilio o nascita in Italia e con il loro Ufficio Aire per vedere se hanno effettivamente eseguito la registrazione.

Mi devo iscrivere all’AIRE, devo avvisare il comune di residenza prima di fare la domanda?

No. Lo scopo dell’iscrizione all’Aire è proprio quello di permettere alle autorità consolari di comunicare i dati al comune di ultima residenza in Italia.

Cosa non perdi?

Non perdi comunque il diritto all’assistenza o ricovero urgente il diritto a ritornare in Italia in caso avessi bisogno di cure.

Cosa perdi?

Medico di base.
Diritto all’assistenza sanitaria ospedaliera tramite mutua.

Se mi iscrivo perdo l’assistenza sanitaria in Italia?

I cittadini italiani che trasferiscono la propria residenza all’estero, con iscrizione all’AIRE, perdono il diritto all’assistenza sanitaria italiana. 

Come iscriversi a Fast.it …

Chi utilizza Fast.it  per la prima volta dovrà innanzitutto registrarsi sul portale. Farlo è semplicissimo. Nella homepage, cliccando su “Registrazione”, l’utente dovrà inserire il proprio indirizzo e-mail e scegliere una password, secondo gli standard indicati. Se l’utente è già iscritto al portale dell’Ambasciata per richiedere appuntamento per i servizi consolari, dovrà utilizzare le stesse credenziali e-mail e password. Dovrà poi compilare la scheda presente con le generalità personali, inclusa la località di residenza all’estero. Terminati questi passaggi, l’interessato/a riceverà un’e-mail di conferma con un link di attivazione sul quale dovrà cliccare. Andata a buon fine la registrazione, l’utente potrà richiedere il servizio di cui ha bisogno.

Fast.it permette di …

Iscriversi all’AIRE;
Visualizzare la propria scheda anagrafica;
Comunicare la variazione della propria residenza

Se non ti iscrivi all’AIRE …

Il fisco italiano presumerà che sei residente in Italia, e quindi legittimamente ti chiederà di pagare le tasse in Italia.

Quando sono residente fiscale all’estero?

Non Sei considerato residente fiscalmente all’estero se vi risiedi per più della metà dell’anno (precisamente per più di 182 giorni) e lì si trovano i tuoi interessi principali, ossia famiglia e lavoro. 

Iscrivendoti all’AIRE, dichiari di essere fiscalmente residente all’estero.

Se non mi iscrivo posso essere iscritto d’ufficio?

Si. I soggetti che non decidono di iscriversi spontaneamente all’AIRE, pur essendo in possesso dei requisiti, possono essere iscritti d’ufficio.

Cosa comporta il mancato aggiornamento delle informazioni?

Il mancato aggiornamento delle informazioni, in particolare di quelle riguardanti il cambio di indirizzo, rende impossibile il contatto con il cittadino in caso di emergenze come pure il ricevimento della cartolina o del plico elettorale in caso di votazioni.

Si deve iscrivere solo chi trova lavoro o tutti i componenti della famiglia che si trasferisce?

Non si deve iscrivere solo il componente della famiglia che ha il contratto di lavoro, ma tutti i componenti della famiglia.

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