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Domande frequenti

Sono in Francia da 7 anni e sono iscritto all’AIRE, come funziona la dichiarazione dei redditi se lavoro in smart working per un’azienda italiana?

Svolgere l’attività lavorativa in smart working da uno Stato straniero potrebbe facilmente determinare delle variazioni in termini di potestà impositiva, tenuto conto di quanto previsto dal Modello Convenzionale OCSE in merito alle regole sulla residenza fiscale. È pertanto sempre necessario analizzare, caso per caso, il trattato di riferimento.
Oltre a ciò, in materia di lavoro si applica di norma il principio della “lex loci laboris”, cosa che comporta:
per l’azienda senza base fissa estera la nomina di un rappresentante previdenziale locale per svolgere gli adempimenti ivi richiesti;
per il dipendente la verifica delle disposizioni di carattere previdenziale, le quali mutano in funzione del Paese interessato e dell’eventuale presenza (o meno) di una convenzione siglata con l’Italia.In genere, i residenti saranno tassati in base al c.d. “Worldwide Taxation Principle”; i non-residenti, viceversa, esclusivamente su base territoriale.

Non sapendo dove si risiede come AIRE, che ha mantenuto residenza estera e non è rientrata in Italia, per oltre 183 giorni lavorativi quindi in linea di massima non ha dichiarazione sua da dove fare in Italia: compt solo il sostituto di imposta erogare lo stipendio con le dovute trattenute che andranno a costituire un credito fiscale, in base al trattato di riferimento, nel paese dove risiede.

COME RICHIEDERE IL CERTIFICATO AIRE?

COME RICHIEDERE IL CERTIFICATO AIRE?
Se sei cittadino residente in Italia o cittadino residente all’estero puoi richiedere il certificato anagrafico o elettorale.

È possibile ottenere il certificato collegandosi al sito ANPR. Sono a tua disposizione sempre e ovunque tu sia.
Online e in autonomia, hai sempre un filo diretto con il tuo Comune, senza passare allo sportello.

https://www.anagrafenazionale.interno.it/

RICHIEDI UN CERTIFICATO NUMERICO Se sei cittadino residente in Italia o cittadino residente all’estero puoi richiedere un certificato anagrafico per te o per un tuo familiare (ancora vivente) anagrafico.

Nel caso in cui, invece di far parte di una famiglia anagrafica, appartieni ad una “Convivenza”, ad esempio ad una casa di riposo, una casa famiglia, un istituto religioso, ecc., puoi richiedere i certificati solo per te. Per tutti gli altri casi, come richiedere un certificato per conto terzi o richiedere un certificato al “Tutore Legale”, ecc., devi rivolgerti all’ufficio del tuo Comune.
Prima di procedere con la richiesta di un certificato ti chiediamo di confermare le seguenti informazioni per la revisione:
− puoi richiedere certificati per te o per i tuoi familiari in vita;
− se hai bisogno del certificato storico dovrai rivolgerti all’ufficio del tuo comune di residenza o all’iscrizione AIRE (se residente all’estero). I certificati anagrafici hanno validità tre mesi, è quindi possibile scaricare i certificati precedentemente emessi e non ancora scaduti selezionando l’apposito pulsante “DOWNLOAD”.

RICHIEDI UN NUMERO DI CERTIFICATO PER TE
Selezionando il pulsante “Richiedi per te”, potrai richiedere l’emissione di uno o più certificati solo per te.

Il sistema offre la scelta tra le informazioni di seguito elencate necessarie per l’emissione del certificato: − Selezionare il certificato da richiedere
− Selezionare l’utilizzo del certificato
− Selezionare la seconda lingua
− Selezionare come ricevere il certificato

Seleziona il certificato da richiedere

Se sei cittadino residente in Italia, l’elenco dei certificati che puoi richiedere è il seguente:
• Registro delle nascite
• Registro dei matrimoni
• di Cittadinanza
• dell’Esistenza nella vita 4
• di Residenza
• di stato civile
• dello stato di famiglia
• stato di famiglia e stato civile
• di residenza in convivenza
• dello stato di famiglia con rapporti di parentela
• di stato libero
• Registro delle unioni civili
• del Contratto di Convivenza

L’elenco è personalizzato sulla base dei tuoi dati anagrafici presenti nella banca dati “Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente” (ANPR) così come registrati dal Comune di appartenenza; di seguito sono riportati alcuni esempi:
− se sei single, non troverai l’atto anagrafico nell’elenco proposto

− se sei un’unione civile troverai il certificato anagrafico dell’unione civile

Se sei un cittadino residente all’estero (iscritto all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero AIRE) l’elenco dei certificati che puoi richiedere è il seguente:

• Registro delle nascite
• Registro dei matrimoni
• di Cittadinanza
• della Residenza AIRE
• Stato di famiglia AIRE
• Registro delle unioni civili
• del Contratto di Convivenza

Puoi richiedere il certificato di matrimonio o il certificato di unione civile o il certificato di contratto di convivenza solo se la tua relazione è stata registrata in Italia prima del tuo espatrio.

È possibile richiedere un certificato contestuale, ovvero un unico documento in cui sono raggruppate più certificazioni anagrafiche riferite allo stesso soggetto; per questa tipologia di certificato esistono alcune restrizioni; il sistema ti guiderà attraverso le combinazioni possibili, impedendoti di selezionare la combinazione errata.

Ti informiamo che il tuo Comune ha la facoltà, per alcune situazioni particolari, di limitare la “certificabilità” dei tuoi dati personali o di negarli completamente; nel primo caso puoi richiedere solo il certificato di residenza e lo stato di famiglia, nel secondo caso non puoi richiedere alcun certificato.

Per maggiori informazioni sulla “certificabilità” dei tuoi dati personali ti invitiamo a rivolgerti al tuo Comune di riferimento.

Seleziona l’utilizzo del certificato
Puoi richiedere il certificato in carta semplice, altrimenti puoi richiedere il certificato in bollo selezionando l’opzione “in bollo – con pagamento”.

A questo link una guida esplicativa: https://drive.google.com/file/d/1jQn9i6VwtKb0CMZN9LpsfEeL1bRoWvg0/view?usp=sharing

Al momento residente in Italia, con proposta contratto lavoro in un paese del Golfo, zero tasse sul reddito. Mi chiedevo come funziona con l Italia, una volta iscritti all’ aire, da qui ad attendere i 183 giorni di residenza estera, l’ Italia chiedera’ il pagamento tasse, finche’appunto non si raggiungono quei giorni di permanenza?

Se la residenza fiscale e’ trasferita all’estero per i lavoratori dipendenti si applica il principio che vengono tassati gli introiti dal paese di residenza (che sia zero o 30%) dal momento in qui venga effettuato il cambio di residenza per il quale non e’ necessario attendere i minimi termini di un anno per l’iscrizione AIRE se sussiste gia’ un rapporto di lavoro permanente in quel paese. Quindi no, ci si trasferisce all’estero e non si risiede più fiscalmente in Italia non si pagano le tasse in Italia (a meno che ovviamente non sussistano altri introiti tassabili in Italia). Diverso sarebbe se si continuasse a tenere la residenza fiscale in Italia e solo un domicilio all’estero.

Chi si è iscritto all’AIRE negli Stati Uniti, come puo’ variare l’indirizzo sulla carta di circolazione dell’auto posseduta in Italia? Rientrando temporaneamente in Italia, da dove inziare (il portale dell’automobilista non permette di iniziare la pratica online) ?

Le norme esigono che un italiano residente all’estero deve dichiarare un domicilio in Italia ai fini di registrare il possesso del veicolo (immatricolazione). E’ possibile utilizzare come domicilio un parente o addirittura un agenzie di pratiche automobilistiche ma non si puo’ usare un indirizzo estero. Nulla ha a che vedere la registrazione di un domicilio in Italia per i fini appena descritti con la residenza fiscale (AIRE) che rimane immutata.

Mio figlio iscritto all’AIRE in Scozia,vorrebbe venire a lavorare in Italia questo periodo estivo visto che al momento non sta lavorando a Edimburgo. Ha il Nin e ha lavorato fino a febbraio. È possibile?

Essendo un cittadino italiano non ha bisogno di nessun permesso per poter lavorare ma sarà richiesto il codice fiscale che lo può fare tramite il consolato oppure in Italia direttamente con uno degli uffici delle agenzie delle entrate. Il NIN non ha nessuna rilevanza dal punto di vista delle prestazioni sociali. Poi si tratta di avere il contratto e ve ne sono di vari tipologie.

MIA FIGLIA CHE STA IN IRLANDA DA 10 MESI, OLTRE ALL’ISCRIZIONE AIRE DEVE AVERE PER FORZA UN CONTO CORRENTE PER NON RESIDENTI IN ITALIA O PUÒ MANTENERE IL CONTO STANDARD ITALIANO ATTUALE ? OPPURE APRIRE UN CONTO IRLANDESE ? FACCIO QUESTE DOMANDE PERCHÉ HO CHIESTO INFO A CONOSCENTI CHE LAVORANO IN BANCA ED ALCUNI MI CONSIGLIANO APPUNTO DI APRIRE UN CONTO CORRENTE IN LOCO DATO CHE RICEVE UN STIPENDIO E CI PAGA LE TASSE.

Si deve iscrivere all’AIRE. Una volta iscritta risulta come cittadino italiano residente all’estero e quindi potrà solo avere, in Italia, un conto corrente per non residenti che non tutte le banche offrono quindi deve chiedere alla sua. Se lavora in Irlanda dovrebbe aprire un conto in quel paese ricevendo anche lì il suo stipendio. Supponiamo la relazione di lavoro sia un normale contratto irlandese con tasse appunto già riscosse localmente e non trasmesso in Italia al lordo e per il quale dovrebbe invece pagare le tasse italiane (insomma le tasse da qualche parte le deve pagare, o in Irlanda, o in Italia ma non sono imponibili due volte). Ci auguriamo di aver chiarito la situazione.

Residenza all’estero e mancata iscrizione all’AIRE: effetti sul monitoraggio fiscale

La Corte di Giustizia sarda anticipa la nuova nozione di residenza fiscale italiana vigente dal 1° gennaio
2024. La riforma, allineandosi alle Convenzioni internazionali, non considera più l’iscrizione AIRE
determinante per stabilire la residenza fiscale, favorendo la prova contraria. Ciò rispecchia prassi
internazionali, facilitando l’identificazione fiscale basata sui reali centri di interessi, come dimostrato in
un caso di residenza in Svizzera senza iscrizione AIRE.
Nel caso analizzato si contesta la residenza fiscale all’estero (in Svizzera) collegata alla mancata
iscrizione AIRE: tale mancanza rende il contribuente residente in Italia? Quali sono gli effetti sul
monitoraggio fiscale (compilazione quadro RW)?

COME SI FA AD OTTENERE IL CERTIFICATO AIRE

Ci sono circostanze nelle quali si deve dimostrare l’iscrizione all’AIRE con il numero di registro.  Normalmente il numero viene inviato alla conferma del ricevimento iscrizione ed e’ quindi opportuno ritenere questa informazione che viene normalmente inviata via email.  Se non si ha accesso a questa informazione vi sono vari metodi per ottenere il certificato di registrazione.  Il primo e’ accedendo al portale dei servizi anagrafici del Ministero dell’Interno https://www.anagrafenazionale.interno.it/ attenzione però che per accedervi bisogna avere lo SPID, senza il quale non si potrà procedere ulteriormente.  Lo stesso servizio e’ disponibile tramite l’app dell’anagrafe ma solo in certi comuni che lo abbiano abilitato.  Un altro metodo e’ quello di scrivere all’Ufficio AIRE del comune di registrazione preferibilmente con una PEC anche se per aprire un conto email PEC bisogna sempre avere lo SPID.

ISCRITTI AIRE E CONTO CORRENTE BANCARIO IN ITALIA

Conti bancari e residenza
Abbiamo assistito recentemente a dei dibattiti anche molto accesi sui nostri canali social riguardo al possesso di conti correnti bancari in Italia da parte di residenti all’estero.  Come al solito accade nel nostro paese si tratta sempre di dover interpretare le regole piuttosto che avere una chiara direzione magari anche con specifici divieti.

Nel caso in questione il soggetto che cambi di indirizzo e’ tenuto a comunicarlo al proprio istituto bancario.  Al momento la banca constati che la residenza non sia più nel territorio italiano, dovrà provvedere immediatamente a chiudere il conto italiano trasferendolo in uno estero.  Questo provvedimento proviene dalle norme antiriciclaggio ed e’ obbligatorio affinché non venga sanzionata la banca stessa.

Come si apre un conto estero?
Solitamente e anche molto più rapidamente il conto si puó aprire di persona in Italia.  Alcuni istituti prevedono l’apertura tramite corrispondenza ma con costi notarili e legali aggiuntivi e quindi potrebbe risultare una operazione parecchio dispendiosa.  Attenzione non e’ permesso avere un conto estero congiunto, cioè fra un cittadino residente in Italia ed uno all’estero.  Le spese per un conto estero sono purtroppo più elevate di quelle di uno per residenti anche perché esiste poca concorrenza fra i vari istituti bancari.

Ma allora e’ proprio obbligatorio?
Abbiamo sentito cittadini che hanno continuato a tenere il proprio conto italiano usufruendo di un indirizzo esistente magari un parente ma ciò non e’ consentito in quanto come abbiamo detto anticipatamente si e’ tenuti a comunicare alla propria banca il cambio di indirizzo e questa dovrà appunto intervenire cambiando la natura conto.  Le norme antiriciclaggio sono molto severe ed inoltre il recente decreto prevede anche l’obbligo, con pesanti sanzioni, di dichiarare il proprio trasferimento all’estero, pertanto il congiungimento di tutte queste regole fa sì che indirettamente sussista l’obbligatorietà per chi fosse residente all’estero di avere un conto specifico.

Ma il conto per non residenti è diverso dal conto ordinario?
Si. Vediamo quali sono le differenze:

  • Nasce con lo scopo di mantenere la operatività bancaria per gestire a distanza le esigenze finanziarie in Italia (ad esempio per pagare le imposte italiane tramite il modello f24); ha in generale dei requisiti più rigidi da rispettare, e pertanto è sotto stretta osservazione del Fisco;
  • Diciamo che offre tutti i servizi di base, ma a un costo generalmente più elevato. Questo conto permette di:
  1. Depositare denaro in valuta diversa da quella dello stato di residenza (esempio risiedo in Cina ma posso in Italia depositare euro);
  2. Fare transazioni come prelievi e bonifici e pagamenti con carte di credito;
  3. Richiedere una carta di credito/debito appoggiata a questo conto;
  4. Accedere a servizi di home banking;
  5. Eseguire bonifici internazionali.
  • La normativa antiriciclaggio non consente la detenzione di un conto cointestato tra soggetto AIRE e soggetto residente in Italia;
  • Di solito non è possibile aprire il conto online, ma è necessario recarsi fisicamente in banca.

Nella attività investigativa del fisco italiano, quali sono i fattori che vengono maggiormente utilizzati a dimostrazione del fatto che esiste un forte collegamento del soggetto espatriato con l’Italia tale da configurare un “domicilio” e quindi una effettiva residenza fiscale in Italia?

  • Più trasferimenti dal conto estero a quello italiano effettuiamo, più il collegamento è evidente. Se poi questi collegamenti sono sostanziosi e periodici, allora il collegamento è evidente.
  • Nel caso il conto dell’iscritto aire sia ancora ordinario, questo depone a favore del fisco.

Altra importante differenza tra un trasferimento di denaro dall’estero su conto non residente (1) o su conto ordinario (2): solo nel secondo caso la banca può applicare le ritenute.

Il Conto Corrente Per Non Residenti
Il conto corrente per non residenti è un tipo di conto bancario destinato a persone che non risiedono stabilmente in Italia. Questo tipo di conto offre servizi di base come l’apertura di un deposito, la gestione delle transazioni e l’accesso a strumenti di pagamento come carte di credito o bonifici internazionali. Solitamente, i requisiti per aprire un conto corrente per non residenti sono più rigorosi rispetto a quelli per i residenti, poiché le banche devono verificare la sorgente dei fondi e la situazione fiscale del titolare del conto.

Il conto corrente per non residenti non è altro che un prodotto bancario rivolto a soggetti che non vivono stabilmente nel nostro Paese. Gli istituti bancari hanno previsto la possibilità di offrire questo strumento per permette a soggetti che vivono oltre ai confini nazionali (esteri o cittadini italiani iscritti AIRE) di gestire il proprio denaro rimanendo comunque in regola e potendo andare a gestire a distanza i propri affari ed esigenze finanziarie in Italia. Caso classico è quello del soggetto espatriato che deve mantenere il conto corrente in Italia per effettuare pagamenti di imposte in Italia. Infatti, il modello F24 di pagamento delle imposte può essere pagato esclusivamente utilizzando un conto corrente italiano.

Chi Può Aprire Il Conto Corrente Non Residenti?Questa particolare tipologia di conto corrente è dedicata ai soggetti che non hanno più residenza fiscale in Italia. Si tratta di tutti coloro che hanno bisogno di accedere ai servizi bancari in un paese diverso da quello in cui risiedono stabilmente. In particolare, è il caso dei cittadini italiani iscritti all’AIRE (Anagrafe degli italiani residenti all’estero). Quindi, il soggetto che vive all’estero ed iscritto AIRE ha il compito di aggiornare della propria situazione il proprio istituto bancario italiano. Questi, di fatto, andrà a chiudere il conto corrente italiano andando a trasferire i depositi su un nuovo conto per residenti all’estero (aperto sempre dallo stesso istituto). Questa procedura è importante in quanto consente di essere in regola sulle disposizioni antiriciclaggio.

 

Sono confuso dalle sanzioni

Le nuove sanzioni potrebbero essere pesanti e molti articoli sono stati iscritti sulla loro retroattività. Il MAECI ha confermato che sarebbe illegale applicare le nuove sanzione retroattivamente quindi al massimo potrebbero solo essere applicabile quelle anteriori. In ogni caso vi sono state varie sentenze riguardo alla retroattivita punitiva di sanzioni amministrative pertanto la loro applicazione accade molto raramente. Quindi le nuove sanzioni si applicano dal 2024 in avanti e non dovrebbero quindi essere un deterrente per l’iscrizione all’AIRE da parte di nessun cittadino che vorrebbe regolarizzare la propria situazione.

Sono uno studente all’estero, devo iscrivermi all’aire?

Questo dipende da varie circostanze. Se lo studio è per un periodo tipo un anno scolastico magari facendo parte ad uno schema tipo Erasmus oppure con una borsa di studio da un istituto italiano allora il luogo di residenza principale continua ad essere l’Italia. Ma se una persona andasse per esempio di tasca propria a studiare per un periodo superiore a 12 mesi (per esempio un corso universitario all’estero) allora laresidenza si trasferirebbe all’estero.

Una volta rientrati in Italia, si ha diritto alla Tessera Sanitaria?

Una volta provveduto a comunicare la residenza nel comune si può ottenere la Tessera Sanitaria.
La tessera Sanitaria viene rilasciata a tutti i cittadini Italiani in possesso di un codice fiscale.

Proposta di legge sull’abolizione dell’IMU sulla prima casa per gli italiani all’estero

La nuova disciplina stabilisce allora che:
l’acquirente trasferito all’estero per ragioni di lavoro deve aver risieduto oppure svolto la propria attività in Italia per almeno 5 anni;
l’immobile deve essere situato nel Comune di nascita oppure nel Comune in cui lo stesso soggetto aveva la residenza o svolgeva l’attività prima di trasferirsi all’estero. In buona sostanza, essendo presenti queste condizioni, il soggetto emigrato per ragioni di lavoro, può godere delle agevolazioni “prima casa” senza essere tenuto ad avere o spostare la residenza nel Comune in cui si trova l’abitazione agevolata. Detto questo per IMU per la TASI e TARI si deve chiedere al comune la riduzione come da regolamento comunale e quindi nei valori di 1/3 solitamente.

Se mi iscrivo al aire perdo i punti di invalidità che mi sono stati assegnati dal inps o li mantengo?

La pensione di invalidita’ civile non si puo esportare se si diventa residenti all’estero. le prestazioni inesportabili sono:
le pensioni sociali;
le pensioni, gli assegni e le indennità ai mutilati ed invalidi civili;
le pensioni e le indennità ai sordomuti;
le pensioni e le indennità ai ciechi civili;
l’integrazione della pensione minima;
l’integrazione dell’assegno di invalidità;
l’assegno sociale;
la maggiorazione sociale.

Come funziona l’iscrizione di un minorenne?

Se la nascita del minore è stata registrata nella circoscrizione consolare di residenza questa avviene automaticamente.

Se decidessi di vivere girando il mondo e restando anche più di sei mesi in paesi diversi?

Se si viaggia in continuazione ovviamente non è possibile stabilire la residenza in una circoscrizione consolare specifica e quindi questa rimane in Italia soprattutto dal punto di vista fiscale quindi con redditi tassati in Italia e via dicendo. Attenzione che in questo caso si ha solo accesso ai servizi consolari di emergenza, quindi niente emissione passaporti regolari ecc.

Mi sono trasferito/a in Germania da circa 3 mesi. Lavoro come freelance devo fare l’iscrizione AIRE al più presto, in modo che paghi le tasse in germania?

La nuova regolamentazione AIRE a partire dal 1° Gennaio 2024 prevede una sanzione in caso di mancato adempimento.
Va richiesto prima il permesso di residenza tedesco, da qui valutare la partita IVA individuale attività minima con la premessa che fino ad 8.000 EUR vi è esenzione ma solo obbligo di dichiarazione, oltre la tassa è progressiva. Come “frelberufer” devi prima registrare la tua residenza poi potrai richiedere una partita Iva piccolo operatore o, al di sotto di 8.000 EUR usare l’omologo codice fiscale.

Vivo all’estero, se dovessi partire per l’Italia urgentemente (andata e ritorno) e quindi non avrei tempo per fare tutto il tramite per dare la nazionalità italiana e poi il passaporto ai miei figli

I figli di genitori entrambi italiani o di almeno uno con cittadinanza italiana – anche se nato all’estero ed eventualmente in possesso di un’altra cittadinanza – sono cittadini italiani. Per consentire il riconoscimento della cittadinanza al proprio figlio la nascita deve essere trascritta in Italia. Tale adempimento è previsto dall’ordinamento dello stato civile italiano (DPR n. 396/2000). La registrazione si fa tramite le cancellerie dei Consolati dove si sia registrato all’AIRE. Con la registrazione si ottiene poi anche il passaporto. Se viene utilizzato un altro passaporto per viaggiare i figli saranno soggetti ai regolari visti di ingresso.

Come votare dall’estero?

Puoi votare solo se sei iscritto all’AIRE. Se siete registrati vi verranno inviate dal vostro Consolato le informazioni necessarie per votare alle elezioni nazionali e ai referendum.  Vi verranno inviate anche le schede per votare alle elezioni locali, ma queste arriveranno direttamente dalla città registrata all’AIRE, non dal Consolato, quindi per votare alle elezioni locali, dovrete andare di persona alla stazione elettorale della vostra città (possono essere disponibili sconti per il viaggio, ma questi variano molto).

Voglio mantenere la mia tessera sanitaria italiana …

La tua tessera scade nel momento in cui hai cambiato residenza e ti sei trasferito all’estero.  Anche se normalmente non è necessario restituirla, ci sono stati casi (soprattutto nelle regioni autonome) in cui la direzione sanitaria locale ha richiesto la restituzione della tessera stessa. Hai diritto ad un trattamento sanitario d’emergenza.

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Controlla le nostre HelpfulGuides, e il Blog. Puoi anche inviare un'email al nostro team di supporto all'indirizzo infoairesos@gmail.com

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